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mercoledì 29 ottobre 2014

GERUSALEMME LIBERATA, presentazione ed intervista in esclusiva!

Fenix Guardian è sempre attenta ai giochi made in italy, e un occhio particolare lo da a quei titoli che magari non godono del supporto delle major e che quindi passano in secondo piano, nonostante possano invece candidarsi ufficialmente come grandi progetti editoriali meritevoli di successo e distribuzione. Oggi il nostro occhio si è soffermato su Gerusalemme Liberata, un titolo che porta il classico scontro in stile medievale in un'ambientazione molto ristretta e particolare, e con un sistema di gioco che propone delle particolarità rispetto ad altri titoli dello stesso genere.

Partiamo dall'ambientazione, che ricalca fedelmente quella del poema epico-cavalleresco di Torquato Tasso, di cui potrete leggere la storia pressochè completa sull'enciclopedia online per eccellenza. Non si tratta del solito scenario medievale standard, e questo è un fattore che crediamo possa giocare a suo favore.

Il sistema di gioco combina l'uso di carte e dadi, e le varie fasi sono studiate ad hoc per permettervi di preparare la vostra truppa con i mazzi di carte da cui prendere le varie tattiche. Molta libertà è stata data dall'autore ai giocatori, sia per quanto riguarda il gioco stesso, pensato per 2 persone ma ampliabile a squadre di più elementi, sia per la scelta dello svolgimento delle battaglie. La presenza del dado non influisce negativamente sullo svolgimento della partita, dato che il suo compito è quello di portare un minimo di vivacità data dal caso in una partita altrimenti troppo legata alle strategie dei vari giocatori.




La cura dei materiali a nostra disposizione è davvero ottima, le carte hanno un bel aspetto grafico e si presentano anche facili da leggere ed intuitive. Lo stile in queste immagini viene integrato anche con splendide miniature realizzate da Strategia Nova e si possono acquistare a parte, che aumentano la qualità del gioco.
Per la presentazione ufficiale del gioco vi consigliamo di seguire lo splendido e completo tutorial che trovate su youtube, dove non solo troverete l'autore in persona che vi guiderà all'interno di questo titolo, ma anche una descrizione completa ed esaustiva di tutte le meccaniche che lo compongono. Un altro aspetto molto positivo da notare, dato che non è così ovvio trovare materiale del genere per ogni titolo. Durante il tutorial, verrete trasportati all'interno dell'azione di gioco e andrete a scoprire tutte le componenti che troverete dentro la scatola.






Il gioco è già in vendita e sarà presentato anche durante il prossimo Lucca Comics&Games che inizierà a giorni. A FirenzeGioca ha riscosso un buon successo di pubblico, e questo fa ben sperare per la storia futura di Gerusalemme Liberata. Noi abbiamo prontamente contattato l'autore che, nonostante i mille impegni e l'imminente fiera toscana che lo vedrà sicuro protagonista nel padiglione Games, ci ha gentilmente concesso una intervista dove andremo a completare questa prima analisi del gioco, in attesa di provarlo sul campo ad uno dei nostri prossimi eventi! Ringraziamo Francesco Pieraccini per la sua disponibilità e la gentilezza nel rispondere alle nostre domande, vi lasciamo ora con l'intervista a cura del Pres:


1 - Sicuramente il titolo è già importante, perchè si tratta di un fatto storico abbastanza conosciuto, e perchè comunque si tratta di 2 parole molto forti, che combinate attirano l'attenzione. Oltre a questo, mi pare che contenga esattamente quello che i giocatori si trovano dentro la scatola. Cosa ne ha determinato la scelta?

R:Gerusalemme Liberata, cosa ha determinato il titolo? Prima di tutto, il fatto che si tratti un gioco ambientato esattamente nella Gerusalemme Liberata, il poema epico cavalleresco di Torquato Tasso. Il gioco si ispira al poema più che al fatto storico infatti, anche se è provato che nello scrivere la vicenda, il poeta ricorresse a fonti storiche accreditate per l'epoca, in particolare le historiae di Tirio. Il titolo certo avrebbe potuto variare da quello del poema, ma in realtà non ne ho sentito il bisogno: come hai ben evidenziato le parole sono forti e evidenziano già di cosa tratterà il gioco, perché dunque cambiarle? Mi piace pure perché è un titolo ambivalente: chi gioca con i saraceni non deve sentirsi necessariamente un "cattivo", di fatto Gerusalemme può essere anche liberata cacciando gli usurpatori crociati.


2 - Nel tuo titolo hai utilizzato quasi tutte le componenti classiche di un gioco in scatola, ossia dadi, carte e miniature. Questa scelta è stata, in parte o integralmente, determinata anche da una tua esperienza personale, con queste componenti, oppure soltanto dall'esigenza della meccanica di gioco?

R:Sebbene non sia un power player, gioco frequentemente a miniature e a boardgame, per cui conosco i "fondamentali". Tuttavia, mi piace pensare che il materiale sia da scegliersi in realazione al sistema e questo, a sua volta, deve essere scelto in relazione al concept del gioco. Il concept è semplice: riprodurre un ambientazione epico-cavalleresca, ovvero grandi scazzottate tra Eroi. Per fare questo dovevo dare centralità al duello, che doveva essere emozionante, ragionato. Un tiro di dado sarebbe stato troppo sterile, ecco allora il sistema a carte sfida. Il resto della partita doveva scorrere in modo lineare, non troppo complesso. I dadi in questo senso risolvono la questione: un tiro di dado risparmia al giocatore calcoli matematici che dovrebbe farsi ogni partita. Anche le carte tattica nascono a questo scopo: per non dover complicare troppo il regolamento, tutte le dinamiche residuali sono state inserite nella carta tattica. Ad esempio, se voglio sparare contro un'unità in combattimento, non è necessario che guardi la regola nel regolamento: se tra le mie carte tattica figura "tiro pericoloso", allora posso applicare la regola come scritto sulla carta, altrimenti no. E questo per molte altre casistiche, come i vantaggi per i terreni. E' risultato un sistema molto simpatico, perché si basa su regole di base abbastanza "flat" ed ogni giocatore, componendo il proprio mazzo tattiche, determina tutte le regole peculiari di cui potrà fruire con l'esercito.


3 - Nel video affermi che il gioco è pensato, e quindi realizzato, per 2 giocatori, ma che esiste la possibilità di formare delle squadre; come funziona esattamente?

R:La possibilità di formare squadre c'è, per quanto non esistano regole specifiche. Le ipotesi più semplici sono o guidare in due lo stesso esercito o comporre due o più armate per schieramento ed ogni giocatore conduce la sua parte di armata. L'importante è che si mantenga l'alternanza: prima gioca una squadra, poi l'altra.


4 - Quale target speri di raggiungere con Gerusalemme Liberata? E il pubblico che sarà poi interessato al gioco ha influito sulla realizzazione di alcune parti del regolamento?

R:Io ho 23 anni, quindi pensavo ad un target di quest'età. La realtà ha dimostrato poi un target più variegato: durante i playtesting, il gioco ha ottenuto successo soprattutto tra i ragazzi giovani (dai 12 anni in sù) oppure tra i giocatori più navigati (30 in poi). Da quanto ho capito nei playtest (ogni playtester ha compilato un questionario a fine partita), i ragazzini amano il regolamento perché non è ostico e combina il gioco di miniature a quello di carte (con cui hanno più confidenza). I giocatori navigati lo apprezzano perché sono in grado di comprendere in cosa differisce dagli altri giochi sul mercato. La fascia di età in mezzo alle due è più ostica: l'ipnosi esercitata da Warhammer & co. è abbastanza forte durante questi anni. Almeno io la vedo così.
Naturalmente il gioco ha subito modifiche per adattarsi al suo target, ma non grossissime. Come ho accennato, quando il gioco era ancora una beta, facevamo compilare un questionario ad ogni playtester per capire cosa l'avesse soddisfatto del gioco e cosa non gradisse. Abbiamo raccolto sui 100 questionari e li abbiamo usati per ricavare il "gioco ideale". 

5 - Abbiamo visto, attraverso le immagini della copertina e anche su facebook, che ti sei avvalso della collaborazione di Feudalesimo e Libertà, noto gruppo di facebook per i suoi manifesti propagandistici più o meno satirici. Cosa ha portato questa collaborazione?

R:I ragazzi di feudalesimo e libertà hanno dato un contributo fondamentale al gioco: hanno curato tutta la parte grafica e hanno sviluppato il sito internet. Questo ha permesso al gioco di avere un estetica estremamente professionale, che non ha nulla da invidiare rispetto ai più famosi analoghi. La collaborazione con F.E.L è cominciata praticamente un anno fa. Ho presentato a loro il progetto di gioco durante lo scorso Lucca comics e si sono subito entusiasmati per la cosa. Hanno apprezzato l'ambientazione storica/letteraria e le radici italiane del gioco, nonché erano contenti all'idea di ampliare il loro raggio d'azione. Sono tipi in gamba, pronti a sperimentare e provare cose nuove.


6 - Anche se per ovvi motivi al momento il vostro primo pensiero e distribure il gioco e presentarlo alle varie manifestazioni di settore, avete già pensato o addirittura messo in cantiere un sequel o un'espansione, oppure ci troviamo di fronte ad un titolo fatto e finito?

R:Il primo passo, è stilare le regole per adattare il gioco ai 15mm. Questo ci permetterà di allargare il bacino di clienti, nonché di rendere più economica la spesa per le miniature ai giocatori. Metteremo le regole di adattabilità sul sito, spero entro la fine di Novembre.
I passi seguenti sono ancora più interessanti: il gioco è nato per creare un sistema che ricreasse la realtà di un poema epico cavalleresco. E quanti ce ne sono di poemi e quasi tutti (chissà perché), pressoché inutilizzati nell'ambientazione di giochi. Così stiamo già facendo delle prove per la prossima espansione del gioco: L'Orlando Furioso che, oltre ad introdurre nuovi eserciti (Franchi e Mori), introdurrà alcune regole specifiche di quella particolare ambientazione (come la Follia). Mi piacerebbe espandere il gioco il più possibile e comprendere sempre più cicli, da Artù a Don Chisciotte. Più si espanderà, più sarà divertente giocare, creando eserciti misti, confrontanto tra loro cavalieri di cicli diversi in un gigantesco cross-over.

7 - Piccolo "fuori programma": in associazione ultimamente mi stanno accusando di aver sviluppato una sorta di ossessione compulsiva nei confronti delle bustine per proteggere le carte dei vari giochi. Innanzitutto, vorrei far notare come nel video si veda chiaramente che anche tu hai questa sana abitudine, e ti faccio i miei complimenti, e poi volevo confessare che effettivamente appena le ho viste mi sono domandato quali dovrei usare, quindi volevo chiederti: di che misura devo comprare preventivamente le bustine?

R:le carte hanno la misura standard delle magic, 8,8x6,3, quindi non dovrai incasinarti troppo per trovare le bustine adeguate ;)


Ringraziamo Francesco Pieraccini per la collaborazione e la disponibilità a rispondere alle nostre domande. A Lucca andremo a trovarlo e fargli le nostre congratulazioni di persona, gli auguriamo che sia una buona fiera per lui e speriamo che il suo titolo possa avere il successo che merita. Per quanto riguarda noi, è arrivato il momento di salutarci, ma vi ricordiamo gli indirizzi utili per seguire questo progetto e vi diamo appuntamento alla prima prova reale! Buona giornata a tutti


Continuate a seguirci per avere novità riguardo questo Wargame che si prospetta piuttosto interessante, appena avremo modo di testarlo vi faremo avere anche una recensione in presa diretta!


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