Coin Slider Gallery Fenix Guardian Official Blog: 2014

martedì 23 dicembre 2014

FeniXXMas - 23 dicembre

Ve l'avevo promesso, che vi avrei dato una mano con i vostri regali di Natale: detesto venir meno agli impegni che mi costringo a prendere, perciò ecco qui la prima (e ultima mi sa) puntata di questo speciale "Regali 2014".

Da chi partire? Beh, direi dai regali destinati al mondo femminile: forse che non si parte SEMPRE da noi? "Prima le signore" direbbe un vero gentiluomo, " "Donne e bambini, avanti donne e bambini!!!" il capitano di una nave in procinto di affondare. Chi siamo noi per non seguire queste massime?

Ecco quindi i miei personali consigli pensati per voi, cari amuici lettovi. 

La suocera

Curiosa per natura e invadente per vocazione, in tutte noi si nasconde una suocera appassionata di soap opera latinoamericane e talk show pomeridiani.
Per dare fondo al nostro bisogno di ficcanasare e mettere a frutto questo nostro viziaccio, ecco quello che fa per noi: Choose One! .






Semplicissimo e coinvolgente, con questo mazzetto di carte dovrete scatenare la vostra (ma anche la mia eh, qui nessuna è esclusa!) verve da pettegolona, e indovinare quale tra le due alternative proposte dalla carta incontra il gusto dei vostri familiari e amici. "Capacità di teletrasportarsi" o "Capacità di fermare il tempo", "Estate" oppure "Inverno", "Posto lato finestrino" o "Posto lato corridoio"? Chissà se conoscete davvero i vostri compagni di gioco!

Il megalomane

Se non avete ancora capito perché vi trovate a svolgere, ogni santo giorno, lo stesso noioso lavoro d'ufficio invece che andare per mari a conquistare terre inesplorate, allora vi consiglio di sfogare la vostra rabbia con Otto minuti per un Impero. Si gioca facilmente e ruberà poco tempo alla vostra vera vita, che deve per forza andare avanti: ad ogni turno il giocatore che è di mano pesca una delle 6 carte disponibili che gli permetteranno di fare un'azione e di ricevere della merce. No.. non ci riesco proprio a recensire i giochi che non mi convincono: Preeees, falle tu le recensioni, checcavolo, che poi mi dicono che sono faziosa! 
Dai, vi lascio questa qui: è importante anche delegare ogni tanto.



L'occhio critico

Se avete fatto delle "ricerca del pelo nell'uovo" il vostro mantra e siete dotati di occhio di lince, allora questo è il gioco dove non avrete avversari alla vostra altezza: a prima vista Kaleidos può sembrare un gioco banale, ma credetemi, di banale non ha proprio nulla (e se lo dice una che NON sa fare le recensioni....). La meccanica ricorsa vagamente Saltinmente: si decide una lettera, e si devono scovare quanti più oggetti possibili il cui nome inizia con quella lettera, in una delle 20 schede illustrate. Le illustrazioni, così surreali e oniriche, valgono tutto il gioco! Per non parlare della scatola di latta!



Ci vediamo domani! 
Non ho mai aspettato il Natale con così tanta trepidazione come quest'anno.

Giuz
Fenix Guardian Staff

lunedì 22 dicembre 2014

FeniXXXMas - 22 Dicembre

Natale tempo di regali, natale occasione per lasciarsi un pochino andare e regalarsi qualcosa di speciale che si vuole da tempo ma, un pò la crisi economica, un pò il solito nostro stile di vita rinunciatario, non abbiamo mai avuto il coraggio di comprare.

Io il natale l'ho sempre vissuto così, e quello che trovo sotto l'albero mi emoziona ogni anno. Credo molto in questa festa, nelle sue decorazioni e nel suo clima, non certo quello meteorologico dato che ormai sono lustri che l'inverno non comincia a dicembre ma a gennaio. Ogni anno i regali che mi sono fatto riguardavano le mie passioni del momento: videogiochi negli anni 2000, giochi in scatola negli ultimi tempi.



Quest'anno non sono stato da meno, e mi sono regalato Castles of Mad King Ludwig, un gioco particolare che ricalca in chiave medievale lo stile già visto nell'altra opera del suo autore, Suburbia. In questo gioco ci troviamo ad impersonare un gruppo di costruttori di improbabili castelli dalle forme bizzarre, e il nostro scopo è costruire il castello più bello e particolare per poter tirare su il morale a quel pazzerellone di re Ludovico, un pò depresso e sicuramente impazzito, perchè nessuno sano di mente farebbe costruire castelli a noi povera gente ignorante che il massimo di costruzioni che conosciamo sono le lego e non siamo capaci di tirare su un palazzo semplice e decente manco con i pezzi di Coloni di Catan.

Comunque sia il gioco si traduce in un tabellone del punteggio in cui, strano ma vero, chi ha più punti alla fine vince.




Ora, non vogliamo assolutamente fare una recensione del gioco, lasciamo questo compito al noi stessi di un giorno futuro, quello di cui vi vogliamo parlare (noi inteso come Io nel caso ve lo foste domandato...) sono invece delle particolarità che ha questo titolo che ci hanno incuriosito e, perchè no, magari sono il motivo per cui negli ultimi tempi lo giochiamo in molti:

- Il sistema del punteggio iniziale -
all'inizio, deciso il primo giocatore, si vanno a posizionare i segnapunti mettendo a 0 quello del primo giocatore, e poi via via gli altri un punto sopra in ordine di gioco, quindi chi inizia per quarto si ritrova ad esempio 3 punti così, senza motivo...

- Il primo giocatore -
già nominato poco fa, questo è il primo giocatore di ogni turno, identificato dalla pedina castello bianco che passa di turno in turno. Essere primi è un gran vantaggio direte, infatti in un gioco dove il vostro obiettivo è comprare stanze da piazzare nel vostro castello, voi decidete il prezzo di tali stanze, ma sarete gli ultimi a poter fare acquisto (WTF)... Inoltre, mentre il primo giocatore quando costruisce va a dare i soldi alla banca, o cassa che dir si voglia, tutti gli altri giocatori danno i soldi che spendono a lui, che si arricchisce sulle spalle degli altri (WTF????)... insomma, hai il potere decisionale e tutti ti pagano un pizzo, ma sei l'ultimo della fila...




- La forma delle stanze - 
è un gioco in cui dobbiamo assolutamente fare più punti degli altri, cercando magari combinazioni che ci permettono di fare più azioni/acquisti, e questi ti mettono 10 stanze di forma e dimensioni differenti... risultato? al diavolo il punteggio, guarda come questa stanza fitta bene in mezzo alle altre 2, frega niente che mi toglie 2 punti anzichè darmene...







- La scatola, forse l'80% del motivo per cui comprarlo -
Di una bellezza devastante, l'immagine in copertina sulla scatola vale da sola l'acquisto del gioco. Scatola nel classico formato tedesco (Ticket/Coloni/Dominion), peso medio, la apri e ti ritrovi: 5 Blister, un regolamento e un mini sacchettino contenente 4 pedine giocatore e la pedina castello bianca.... tolti i pezzi dai blister, o insacchetti tutto o ti farà sempre lo stesso rumore di una scatola di corn-flakes.... ora io odio quando fanno gli scomparti interni perfect-size per le carte senza bustine, costringendoti a tirare giù il signore dopo che tu, UMANAMENTE, metti la protezione a quelle povere carte indifese, però qui mi sembra un pò esagerato non mettere lo straccio di uno scomparto...





Quindi se non sapete cosa farvi per natale, regalatevi Castles of Mad King Ludwig, merita davvero sopratutto perchè vi lascia costruire il castello dei vostri desideri... come per altri titoli dalla meccanica simile, vedasi Dominion, proverete anche voi la bellissima sensazione di essere in vantaggio di 20 punti per poi scoprire di aver perso miseramente la partita... AUGURI DI BUON CASTELLO

Il Pres





domenica 21 dicembre 2014

FeniXXMas - 21 dicembre

Vi ricordate quando vi avevo rifilato in questo post qui degli spunti di riflessione sul mondo del gioco e del magico motivo che riesce ad unire allo stesso tavolo intellettuali, nerd, discotecari e fighetti? 

Bene, visto che il post sembra esservi proprio piaciuto (le visualizzazioni parlano chiaro, cari miei!) allora questa sera mi sento proprio di rincarare la dose e proporvi qualcosa di più impegnativo rispetto ai contenuti a cui vi ho abituato ultimamente. E via, così risolleviamo anche le sorti di FeniXXMas. 

Mi sono recentemente imbattuta in un articolo molto interessante ("Ma come! Manca il link!"... eh certo, e io sono così fessa da lasciarvelo già adesso!) che prendeva in esame i molteplici e svariati benefici che il gioco in scatola e di carte ha.. sul cervello umano! Lo so, stasera non si scherza!

Il punto di partenza è semplice, e probabilmente anche banale: giocare allena il cervello ed è una forma di mental training!



Ok, nulla di nuovo. Ma sapete quali sono esattamente i benefici derivanti da una partita ad alto tasso di concentrazione? Io no, e per questo lascerò parlare il professor Giuseppe Alfredo Iannoccari, presidente di Assomensana, il quale dedica queste parole al mondo ludico:

"I giochi da tavolo, compresi quelli con le carte, ma con più di due giocatori, arricchiscono le reti neurali, ovvero i legami tra le cellule, e stimolano i neuroni a prendere contatti tra loro, accrescendo importanti "riserve" del cervello.
 Un recente studio, condotto al Max Planck Institute di Berlino, ha messo in evidenza come il gioco aumenta le capacità di pianificazione, memoria, attenzione e ragionamento"

Se volete approfondire il discorso, vi lascio il link qui! Guardate che merita!!

Adesso, prendetevela voi la briga di leggervelo.. io, data l'ora, non mi reggo più in piedi e oramai sono 3 settimane (!!!) che FeniXXMas mi ruba il sonno... sono così stanca che potrei anche addorment

sabato 20 dicembre 2014

FeniXXMas - 20 dicembre

Dopo la cena di ieri, a cui purtroppo non ho potuto partecipare, ma che mi auguro davvero sia stata per tutti una piacevole serata, mi sono svegliata con queste domande: cosa avranno combinato quelli di Fenix ieri sera? Gli sarà piaciuto il galletto? E soprattutto, la serata sarà stata così bella da far lasciar loro i cellulari in tasca per TUTTO il tempo? 

Sì perché, in questa strana epoca che ci troviamo a vivere, lo smartphone e tutti i suoi parenti tecnologici, sono diventati un po' l'icona del  nostro approccio distratto, non curante e superficiale alla vita e alle relazioni.

Tranquilli, il pippone filosofico non dura ancora per molto: tutto 'sto discorso che ostenta profondità da quattro soldi, sta per essere legato ad un gioco.

Ebbene sì, perché se Banksy ha pensato bene di immortalare così le nuove generazioni di amanti digitali




noi abbiamo trovato un gioco che prova, strano ma vero, almeno per una volta a non demonizzare uno strumento che comunque, questo è fuori discussione, ci ha facilitato la vita di molto.
Pensateci: se io non avessi Internet o uno smartphone la metà dei contenuti di questo blog non esisterebbe. Vi rendete conto?

Il gioco è divertente già dal nome, Game of Phones, e come la maggior parte dei giochi da cui sono attratta ultimamente, e che oltretutto vi costringo a tenere in considerazione, non ha davvero nulla di impegnativo. Un semplice party game per rompere il ghiaccio e riscaldare la serata.


L'idea però, ammettetelo pure voi, è davvero brillante. 
Ah già, mi ero scordata di dirvi qual è l'idea...

Il gioco in questione vi costringerà ad usare i vostri smartphone, a meno che voi non vogliate perdere! 
Su ognuna delle 100 carte da cui è composto il mazzo infatti, troverete delle richieste che coinvolgeranno sempre il vostro fidato intelligentofono.



"Trova il #selfie migliore" , "Mostra l'ultimo paesaggio che hai immortalato", "Riproduci la prima canzone che capita in modalità shuffle".

Ok, sono con voi se pensate che non sia niente di che. Però oh, l'idea è comunque molto interessante e fuori dalle righe. E poi, vogliamo mettere l'imbarazzo di mostrare i contenuti più scabrosi che popolano i nostri telefonini? 

Che ne pensate? Io non demordo, prima o poi un commento riuscirò a strapparvelo!!

A domani!
Buon fine settimana a tutti!

Fenix Guardian Staff

venerdì 19 dicembre 2014

FeniXXMas - 19 dicembre

Ve l'eravate appuntato sull'agenda che stasera c'è la cena aziendale, vero? 
Perciò, eccolo che arriva, PUNTUALE come sempre, il post promozionale.

Sull'invito non ce la siamo proprio sentita di darvi indicazioni sul dress code: vi accettiamo tutti, indipendentemente dal vostro look.

Però ecco, se volete proprio strafare ed entrare direttamente nella lista "Migliori momenti del 2014" che stiamo quasi ultimando, vi diamo qualche idea, ovviamente a tema ludico.
Sì perché io e la mia mente semplice partiamo sempre dallo stesso presupposto: ovvero, che tutta la vostra vita giri intorno al mondo dei giochi. Ma non è forse così? ;-)

Se siete dei nostri, allora anche nelle vostre vene scorre un po' di sana competizione.
E quindi, volete sempre vincere no? Tranquilli, la soluzione è FACILE e di certo molto scenografica.

Ora, seguite il mio ragionamento: abbiamo detto che la vostra vita gira intorno ai giochi in scatola, giusto? In questo caso i ruoli si capovolgono perché saranno i giochi a girare intorno alla vostra vita. 



Che ne dite? Battuta sopraffina....

Se invece vi accontentate anche di una misera medaglia di legno, buon per voi. Sappiate però che con un maglione del genere non potete ambire a qualcosa che vada oltre il terzo posto. Anche perché da noi il livello è alto: siamo dei professionisti, noialtri! ;)


Indipendentemente da quale sarà l'opzione che sceglierete, ricordatevi comunque che stasera c'è la Cece..cecena di Natale Fenix Guardian (solo a scriverlo mi emoziono) e che vi aspettiamo numerosi (ma non troppo, visto che abbiamo prenotato solo per 15.. scherzooo!).

Non vediamo l'ora di passare del tempo con tutti voi, per ringraziarvi ancora per questo splendido anno passato assieme e per tenervi stretti stretti a noi per il prossimo 2015! :)

A domani, qui sul blog!

Giuz
Fenix Guardian Staff 



giovedì 18 dicembre 2014

FeniXXMas - 18 dicembre

Buonasera, cari lettori!

Non avete anche voi l'impressione che, pian pianino, tutto questo stia andando a rotoli? :) Ultimamente, io mi sveglio con questa domanda, che da giorni oramai non mi da tregua: 
"A che ora sarà online il post di oggi?"
Poi però, il dio dei giochi, trova sempre un modo per ispirarmi e tutto, più o meno, si sistema. 
Non sempre in tempi stretti però. 

Ma procediamo! 
Stasera vi vorrei parlare di un gioco di carte consigliato dal quotidiano The Guardian.
Premettiamo che questo gioco non è attualmente venduto in Italia, quindi mi dispiace ma no, non è il regalo last minute che tanto aspettavate. Semplicemente, ho letto qualcosa di interessante, mi è piaciuto e voglio condividerlo con voi.
Ai vostri regali oggi pensateci voi! :)



Il gioco in questione si chiama Anomia e al momento viene distribuito solo oltreoceano e in pochi Paesi europei tra cui la nostra penisola non figura. Ma dove sta il problema quando esiste Amazon

Come suggerisce il titolo, in queste guerre di parole tutto ruota attorno ai nomi. Una razza di cani, un sito web, cibi, canzoni pop: non importa quale sia la categoria, l'importante è trovarle un nome.. ma tenendo a bada la pressione e l'adrenalina della sfida!






La cosa buffa è che più la categoria appare facile, e più sarà difficile darle un nome di battesimo!

E per scoprire anche la versione Party, voilà, ecco il link qui.

A domani!
Buona notte ;)

Giuz
Fenix Guardian Staff




mercoledì 17 dicembre 2014

FeniXXMas - 17 dicembre

Natale, si sa, significa prima di tutto una cosa: parenti indesiderati regali.

Quindi abbiamo pensato di stilare anche noi, come ogni blog degno di questo nome, una lista di regali fichi e di darvi alcuni consigli in merito. Così almeno potremo dire, al termine di questo calendario dell'avvento a tema ludico che sembra essere interminabile, di aver effettivamente fatto qualcosa di vagamente natalizio.

Visto che di giorni da coprire ce ne sono ancora, e la cosa mi turba non poco, perché non iniziare lasciandovi un solo suggerimento per quest'oggi? Macché dai, non è mica per quello, è che voglio dedicare l'attenzione che merita al gioco che sto per presentarvi!

Conosciamo tutti Jenga.. tutti ci abbiamo giocato almeno una volta ma in pochi probabilmente ci avranno giocato così:




Eh sì, perché nella sua versione gigante, Jenga trasforma i suoi mattoncini di legno in blocchi delle dimensioni di 21 x 7,0 x 4,5 cm, raggiungendo la comunque ragguardevole altezza di 100 centimetri, misura che la gente comune si limita a chiamare semplicemente metro.








Insomma, Jenga Gigante sembra proprio la metafora perfetta del nostro blog e del nostro progetto FeniXXMas attualmente in corso: quando ci si allarga, quando si diventa Extra Large, assieme alla taglia e alla mole, raddoppia anche il divertimento!

Adesso tutto ha un senso!

Se vi interessa, eccolo qui in vendita su Amazon.

A domani, mi auguro più puntuale e più produttiva di oggi.

Giuz
Fenix Guardian Staff

martedì 16 dicembre 2014

FeniXXMas - 16 dicembre

Non è facile dare una logica a questo spazio, anzi lo è sempre meno: pensavo che mi sarei abituata e invece, ahimè, giorno dopo giorno la mia coerenza scema e se ne va...

Ma dove sta il problema? Oggi vi rifilo un bel post variegato, un fritto misto ludico che farà dell'incoerenza e dell'eterogeneità il suo biglietto da visita. E così siamo tutti a posto.

Lo sapete qual è il gioco in scatola più venduto della storia? Sì, è facile, lo so...  MONOPOLI!
Ma del resto, cosa potevamo aspettarci? Era prevedibile che avrebbe avuto il monopolio lui!
"Nomen omen" dicevano i latini, no? 
Tradotto in 44 lingue e giocato in 111 Paesi, forse però non tutti sanno che Monopoli, o meglio il suo antenato, nasce probabilmente nel 1903 dall'idea dell'attrice statunitense Lizzie Magie che attraverso il gioco intende diffondere le teorie antimonopolistiche dell'economista Henry George
Addirittura, questa prima versione prevedeva la cooperazione tra i giocatori, che avrebbero dovuto combattere il monopolio di un solo giocatore.
Buffo vedere da cosa siamo partiti e dove siamo arrivati. In più di 100 anni di partite questo è quello che si è raggiunto: 



Il mondo del gioco in scatola, dei giochi di ruolo e dei video games, si sa, viene comunemente associato al mondo Nerd, peraltro uno dei termini più abusati di questi ultimi anni.
Sapete da dove deriva? Immagino di sì, perché la storia di ieri che "Qui anticipiamo i tempi e bla bla bla" era solo per darsi un po' di arie.
Per farla breve, la prima attestazione del termine nerd risale al 1950 quando compare in If I Ran the Zoo, del fumettista e scrittore Dr. Seuss, pseudonimo di Theodor Seuss Geisel. 
Poi la parola diventa più popolare quando l'anno seguente compare su Newsweek, che definisce i nerd come "drip" e "square": persone un po' imbranate e pure un poco noiose. 
In entrambi i casi, una definizione piuttosto rudimentale e per nulla lusinghiera direi!
Ma la diffusione su ampia scala del termine sapete a chi si deve? A Happy Days!!!
Fonzie come nerd dei jukebox? BooOH !






Torniamo per un attimo ai giochi, visto che è di questo che dovremmo parlare...
Lo sapete che la versione islandese di Dobble, ovvero Tvenna, è così diffusa nell'isola di ghiaccio che si stima che ogni famiglia ne possieda addirittura 2? 

Abbiamo capito che gli islandesi o stanno giocando a Dobble o.. cos'altro possono fare gli islandesi??! Guardatevi Nói Albínói (ma anche NO) e poi fatemi sapere, perché io non vedo davvero alternative.



E infine, per tutte le menti curiose e soprattuto costanti che hanno avuto il fegato di leggere fino a qui: lo sapete che esiste un Dizionario dei giochi edito da Zanichelli e curato da Andrea Angiolino e Beniamino Sidoti? 
1192 pagine, 6500 voci e se volete vedere un'anteprima per farvi un'idea, eccola qui .  


A domani e GRAZIE per la costanza con cui ci seguite! 
Fate il vostro sporco lavoro pure voi!

Giuz
Fenix Guardian Staff






lunedì 15 dicembre 2014

FeniXXMas - 15 dicembre

Non più tardi di giovedì scorso in questo post avevamo parlato di una "nuova" tendenza nata a casa dello zio Sam: i board game café, ovvero tutti quei bar dove, assieme al caffè, si possono ordinare anche giochi in scatola.
Allora non lo sapevamo che due giorni dopo, esattamente il 13 dicembre, il quotidiano britannico 
The Guardian avrebbe dedicato un intero articolo a questo argomento. 
Il 13 dicembre, il giorno stesso in cui si è tenuto il nostro ultimo evento per questo rocambolesco 2014. 
Il 13 dicembre, capite? Il giorno di Santa Lucia che abbiamo deciso di festeggiare tutti assieme a... Santa Lucia!
Coincidenze? Nononono, io non credo proprio.

Cioè, vi rendete conto di quanto siamo previdenti e lungimiranti da queste parti? C'è poco da fare: qui, si precorrono i tempi! Qui, il futuro è sempre in anticipo! 

Ora, visto che vi abbiamo già parlato di due dei più famosi ludobar già presenti e operativi in Gran Bretagna (Thirsty Meeples e Draughts, per l'appunto), oggi vogliamo fare di più!

Ci siamo informati un po' e abbiamo cercato di capire se esistono delle valide alternative anche lungo lo Stivale, che poi non si dica che "Siamo sempre troppo esterofili!" e che "L'Italia come al solito c'arriva sempre tardi".


Lo zio Sam, dal 1917 conosciuto (ed evitato!) dai più per essere il giocatore di Axis & Allies più molesto ed insistente della storia

E invece no! 

Partiamo dalla capitale: da più di una decina d'anni l'Associazione La Civetta gestisce la Ludoteca La Civetta sul Comò al numero 8 di Via Cereate, in zona San Giovanni. 
L'esempio sembra proprio ricalcare il modello britannico: un servizio bar, una fornita ludoteca ( 472 i titoli aggiornati a giugno 2014) e pure un angolo esclusivamente pensato per i giocatori di ruolo, a cui è dedicata pure la mitica "Caraffona di Birra chiara". Anche qui, come per i game board café, si paga l'affitto del gioco e poi basta, si è pronti per giocare!

Spostandoci invece ai piedi delle Alpi, arriviamo a Torino dove ci pensa lo staff di Jolly Joker Game Café ad italianizzare il concetto di game café, facendo di Corso Dante il crocevia perfetto tra mondo del fumetto, del gioco e della ristorazione.
Il locale oltre alle classiche serate ludiche organizza spesso serate a tema per occasioni speciali come Halloween o post Essen Spiele.
E poi tornei di carte (Magic, Yu-Gi-Oh) e giochi da tavola come Krosmaster, Seasons o Ticket to Ride. 

Voi ne conoscete altri? 

Se chiudo il post con una domanda aperta, me lo lasciate un commento? :)

A domani!

(Una sempre più furba.. e pigra) Giuz

Fenix Guardian Staff







Les Jeux de Groupe - 10 Gen 2015








Giocare per ore con un titolo strategico può essere divertente, l'ambientazione fantasy e le miniature possono intrigare, scontri epici dove ogni mossa dev'essere tarata con cura come negli scacchi sono all'ordine del giorno... E INVECE NO!! Stavolta mettiamo da parte ogni giocone che ci è capitato sotto mano e pensiamo a fare casino, basta giocare da soli o con un nostro amico, qui sono permessi solo tavoli con almeno 4 giocatori!! Ligretto aprì il vaso di Pandora qualche anno fa creando un mostro, ora Vudù, Pizzeria Italia e Bang! Dice Game sono diventati motivo di disagio sociale e devastazione. Vi aspettiamo numerosi come sempre, molto più cattivi e propensi all'ignoranza. Vi vogliamo così!!


                                                        


domenica 14 dicembre 2014

FeniXXMas - 14 dicembre


È stato bello, finché è durato: e non mi riferisco all'evento di ieri sera (voglio dire, cioè bello ok, ma andiamo piano con le parole) bensì al mio primo giorno di ferie da FeniXXMas.
Comunque ok, visto che ci siamo, perché non spendere qualche parola anche sull'evento di ieri sera?In fondo, mi sembra un modo come un altro per riempire questo spazio bianco.


Da dove cominciare? 
Beh, come al solito quando non ne ho proprio voglia di perdermi in parole e righe, lasciamo parlare le immagini, che ne dite? Ok, lo prendo come un sì.

Ieri sera, tra le tante cose, si è giocato a Seven Dragons, un giochetto di carte niente male che funziona come una sorta di domino con tanti draghetti colorati. Che splendida recensione lampo. Lusinghiera e accattivante quanto basta. Sono proprio sicura che adesso morite tutti dalla voglia di provare questo gioco.

Ieri sera si è anche giocato a Concept, un meraviglioso gioco di Asterion Press, che ultimamente sembra proprio non sbagliare neanche un colpo. Beh, Concept.. un tabellone con tante belle icone colorate che rappresentano dei concetti, delle categorie, delle qualità. Si sceglie un concetto, tra i 9 riportati su ogni carta, e aiutandosi soltanto con le icone della plancia si cerca di far indovinare il "Concept" appunto agli altri giocatori.
Memorabile questa definizione: né uomo né donna, giovane, capelli biondi, nazionalità americana, legato al mondo della musica. Chi è? In calce alla pagina la soluzione! 
Lo so... scritta così non fa proprio ridere, ma noi che l'abbiamo vissuta....


E nel post serata, come di consueto tenutosi nel nostro rifugio preferito, ai più noto come Bar Tiratardi, abbiamo concluso in bellezza (bellezza compreso tra una tripla fila di virgolette) con un mega partitone di Pictionary, un vecchio classico che di solito snobbiamo amorevolmente (ma io mi chiedo, perché?).
Poi per i pochi privilegiati che hanno avuto il piacere di unirsi a noi per l'After Party nel nostro privé, dove ovviamente si entra solo pronunciando una parola segreta, il divertimento si è prolungato fino a notte inoltrata.
Il torneo in punta di matita si è chiuso con un record: una settantina di definizioni scarabocchiate sulle tovagliette da bar e in ognuna di queste il verbo "maneggiare", coniugato nelle sue molteplici varianti, centrava sempre. 

Ieri sera, NON si è giocato invece a Dominion, perché non volevamo che accadesse questo: 




E NON si è giocato nemmeno a I Coloni di Catan perché nessuno dei nostri purtroppo indossava una tee come questa: 

Ora mi rivolgo alla dirigenza: vediamo di organizzarci per il 2015, grazie.

E come dicevamo le cose più importanti, alla fine, un po' come il boccone più appetitoso che va SEMPRE lasciato per ultimo.

GRAZIE 
ad ognuno di voi per aver deciso di passare la serata con noi!! Voglio dire, potevate andare alla Sagra della soppressa o alla serata animata da Raoul Casadei e invece avete scelto noi!

Ci sentiamo domani!

Ah, e per la cronaca, non esiste nessun privé Fenix Guardian, ma è già nella nostra "To do List" per il 2015.

Giuz
Fenix Guardian Staff

(soluzione di Concept: Justin Bieber)









sabato 13 dicembre 2014

ROOT\G, l'elettronica in formato boardgame, INTERVISTA ESCLUSIVA AGLI AUTORI

Kickastarter, il famoso sito di crowdfunding, è un grande contenitore di progetti di qualunque genere e con qualunque scopo. Dalle raccolte fondi in favore di un'iniziativa a progetti concreti e "fisici", dove si punta alla realizzazione di un prodotto, tutti possono trovare fondi economici necessari a sviluppare se non addirittura realizzare i propri sogni e le proprie idee.

I giochi in scatola non fanno eccezione, e sul sito possiamo trovare decine di progetti per titoli che, lo auguriamo agli autori, potranno un giorno diventare reali e arrivare nei nostri negozi. Noi tra i progetti italiani ne abbiamo trovato uno davvero curioso che si scosta dai canoni classici dei giochi da tavola per molteplici ragioni. Parliamo dei ROOT\G, un gioco sull'elettronica dove il nostro scopo primario è quello di connettere il circuito chiuso di un antico cubo cercando inoltre di conseguire l'obiettivo segreto diverso per ogni giocatore. 

Il gioco si propone in ben 3 varianti molto differenziate: quella più semplice, orientata al pubblico infantile, non prevede alcuna conoscenza nello specifico delle componenti e può essere giocata dopo una brevissima spiegazione. La versione "normale", invece, comincia a richiedere una serie di azioni ragionate nel posizionamento delle tessere e la presenza di un obiettivo segreto per ogni giocatore da conseguire per poter vincere la partita. L'ultima versione, ossia la "Hard-Code" seguendo un gioco di parole, si rivolge invece ad un pubblico specializzato in elettronica, facendo riferimento a terminologie e componenti realmente esistenti in elettronica, portando quindi l'esperienza di gioco in un mondo del tutto nuovo ed inesplorato, quello degli specialisti dell'argomento di cui tratta il titolo.



Sicuramente gli ingredienti per stupire ci sono tutti. Dall'ambientazione che, a discrezione dei giocatori, può essere solo una cornice al nostro gioco oppure un vero e proprio elemento necessario per divertirsi. Poi troviamo le "kyrotessere", ossia la componente base di ROOT\G che si propone come una metamorfosi piuttosto geniale dei classici esagoni, dove i vertici vengono sostituiti andando a creare un tile che è una via di mezzo fra i classici componenti di molti giochi come Coloni e i pezzi di un puzzle, che ne conferiscono stabilità nella mappa. Una scelta particolare, innovativa e secondo noi molto azzeccata, e chissà che fra qualche anno questo formato non prenda piede anche in altri titoli.

Poco ancora si sa del titolo, in quanto essendo al momento in fase "crowdfunding" appunto, sta cercando finanziamenti per essere ufficialmente pubblicato. Noi però abbiamo raggiunto i creatori di questo titolo e abbiamo voluto fare un paio di domande per capire meglio di cosa si tratta. Lo staff di 4thwar è stato così gentile da concederci una mini intervista rispondendo alle domande tempestivamente, e noi li ringraziamo per la disponibilità concessaci e gli auguriamo di avere fortuna nella realizzazione di questo progetto. Alla prima domanda poi ci ha risposto direttamente Ubbi, l'ideatore del gioco, e ringraziamo personalmente anche lui per la disponibilità. Cominciamo!

1 - Un titolo dedicato all'elettronica non è proprio comune, e la vostra opera si addentra anche nei dettagli proponendo circuiti, collegamenti e termini tecnici. Da cosa è nata l'idea di proporre un titolo con questa particolare ambientazione?


L'idea originale del gioco è nata durante un corso di elettronica digitale. Quasi tutto ciò che ci circonda contiene dei componenti elettronici e troppo spesso ne facciamo un uso inconsapevole. Tra tutti i futuri giocatori di ROOT\G: spero di instillare almeno in qualcuno la curiosità riguardo a cosa ci sia dentro il proprio cellulare, computer, lavatrice... e agli altri dare un assaggio di questo mondo logico e  affascinante.


2 - Qual'è esattamente il target di riferimento che volete raggiungere? La "specializzazione" già nominata nella prima domanda può essere influente nei confronti di giocatori che non conoscono nulla di questa materia oppure ha più il ruolo di background dove si sviluppa un sistema di gioco comunque applicabile anche ad altre ambientazioni?



il gioco si rivolge a tutti, tanto che la versione "bimbi" elimina gli imput alfanumerici sostituendoli con colori che permettono un facile apprendimento anche in età pre-alfabetizzazione delle logiche che regolano l'elettronica. la versione standard invece permette un gioco fluido e divertente già dalla seconda partita anche a chi non ha mai avuto contatti con l'elettronica. le versioni avanzata e "hard code" invece sono per giocatori esperti o che hanno già delle conoscenze di base di elettronica rendendo il gioco intrattenitivo anche per loro.


3 - Qual'è stata la parte più difficile della realizzazione del vostro titolo, e da quanto tempo ci siete dietro?



il gioco viene sviluppato da oltre un anno ed il creatore lo ha lungamente playtestato con varie associazioni e amici.


4 - Sicuramente a livello visivo il gioco si presenta bene e si fa notare per i pezzi molto particolari che tuttavia, a mio personale parere, sono una scelta più che azzeccata. Come mai vi siete orientati su questo formato di tiles?



le kyrotessere sono state ricavate da una reinterpretazione dell'esagono classico dei boardgame ed hanno non solo funzione estetica ma anche permettono di avere un sistema che "blocchi" le tessere in posizione evitando così spiacevoli scivolamenti durant il gioco


5 - Kickstarter è sicuramente uno strumento che permette anche a chi non è in contatto con le grandi case editrici di poter mostrare la propria opera e far partire un progetto serio. Com'è stato il vostro approccio con questo famoso sito di Crowdfunding?



4th war equipment è una fucina di cervelli che permette a giovani inventori italiani di presentarsi su questa vantaggiosa piattaforma. chiunque abbia un progetto è il benvenuto nell'ambiente molto "google style" degli uffici 4thwar di pozzuolo martesana, caravaggio e new york


6 - Il futuro di ROOT\G è legato indissolubilmente alla campagna di raccolta fondi su Kickstarter oppure avete già in mente di proseguire nel progetto?


il futuro di questo gioco è ancora incerto, prima della fine della campagna di crowdfunding preferiamo non rilasciare dichiarazioni in merito.


Vi lasciamo con i link utili per seguire questo particolare progetto, e vi rimandiamo a quando la campagna di raccolta fondi si sarà conclusa e quindi si saprà di più riguardo a questo titolo molto interessante sotto vari punti di vista!








FeniXXMas - 13 dicembre


"santa lussia vien de note, co le scarpe tute rote..."


Ed eccolo che arriva, il post dedicato a Santa Lucia, un giorno come un altro in tutto lo stivale, IL GIORNO per coloro che abitano a Verona e provincia. Il 13 Dicembre di ogni anno, infatti, Santa Lucia, accompagnata dal suo fedele asinello, porta doni e dolciumi nelle case dei bambini buoni, e carbone in quelle dei bambini cattivi (poco male, almeno si possono scaldare, mica scemi). Ricordo ancora le letterine composte negli ormai lontani anni '90, epoca d'oro per quanto riguarda questa festività dato che i giocattoli avevano raggiunto la massa e ce n'erano di tutti i tipi. L'equivalente scaligero di Babbo Natale ha un tale successo nel nostro territorio che tanti immigrati hanno preso la tradizione di fare dolci e regali ai loro bambini in questo giorno. 

Per i più grandicelli invece i regali sono spariti (e non vi diciamo il perchè :P) ma i dolci rimangono una tradizione consolidata, sotto forma di piatto che comprende caramelle gommose e liquirizie a ruota, gli immancabili kinder, e i datteri che solo chi ha sorpassato gli "anta" da qualche tempo riesce a mangiare. Questi hanno sostituito mandarini, arance, mele e kaki che componevano il piatto di SL nelle vecchie generazioni.

Una festa unica, celebrata in città e non solo dalla presenza di banchetti, i più famosi quelli di piazza Bra che per tradizione appaiono magicamente dopo l'Immacolata per sparire altrettanto magicamente la sera del 13, dove la tappa obbligatoria, anche se a cena avete squartato un cinghiale e ve lo siete spazzolato in 2, è la ciambella, non importa cosa ci mettiate sopra, l'importante è che vi riempia le mani di zucchero. A Verona poi SL è ufficialmente l'inizio delle feste, dato che di li a 12 giorni ci sarà Natale, e poi solo ferie dato che qua la befana tutti se la ricordano solo perchè si "brusa la vecia". 

Cosa c'entra SL con i giochi in scatola? Molto, dato che è il giorno in cui tutti ricevono dei regali e molti bambini invece dei soliti videogame o bambole riceveranno molto probabilmente un gioco in scatola, magari il loro preferito, quello che da li e per 2 settimane romperà le scatole ai genitori che saranno obbligati a impararlo, insegnarlo e a giocarlo coi propri figli (forse i videogame o le bambole non sono poi così una brutta idea)

SL poi è un periodo molto particolare nella nostra amata città perchè, non si sa bene secondo quali studi scientifici, quelli vicini al 13 sono i giorni più corti e freddi di tutto l'anno (guai a nominare il solstizio d'inverno e ricordare le "miti" temperature di alcuni capodanni o la neve di Febbraio). 


Per tutto questo SL, ossia il giorno di Santa Lucia, è così importante per noi veronesi. (che poi tanto santa non era visto che se di notte stai sveglio e cerchi di aspettarla e si accorge che la guardi ti spara il sabbione negli occhi, un centinaio di bambini rimasti ciechi solo nell'ultimo biennio)

Quindi, con l'augurio di passare al meglio che potete questo giorno così importante, vi salutiamo. Da domani torneremo a parlare di Boardgames, lo prometto, e io mi troverò uno psicanalista migliore per curare questa mania di scrivere post del genere!!

Il Pres


venerdì 12 dicembre 2014

FeniXXMas - 12 dicembre

Ooh, come è bello svegliarsi sapendo che è venerdì!
Ma soprattutto, come è bello svegliarsi sapendo che lascerò parlare qualcun altro al posto mio e che così ho già un altro post coperto!

Manca meno di un giorno alla notte di Santa Lucia e poco più di 24 ore a 50 Sfumature di Giochi, l'ultimo evento Fenix Guardian 2014 che non è, nella maniera più assoluta, la ragione primaria dello spam selvaggio che sta intasando le vostre bacheche ultimamente.

Ma dicevamo, vi siete mai chiesti perché ci piace tanto giocare? Come può una scatoletta di cartone 17x17, color Fucsia Hollywood (20 punti bonus nel prossimo torneo a squadre per chi indovina il gioco in questione!) contenere, assieme ad un pugno di carte, anche divertimento, passione, esultanza, brio, sfida, confronto, competizione e amicizie saltate “perché tu hai osato prendermi la Berlino- Essen!!!”.
O magari, amicizie saltate comportandosi in modo così meschino (Sì, proprio meschino!)..?




In ogni caso, niente paura! Perché ci hanno pensato fior fior di filosofi, pensatori, commediografi, e capi scout (!!!) a spiegarci l'importanza del gioco!


Il filosofo tedesco Friedrich Schiller è convinto che la dimensione del gioco sia essenziale per l'individuo umano, che

gioca solo quando è uomo nel pieno significato della parola 
ed “è” interamente uomo solo quando gioca.”

SBAM!!

Anche George Bernard Shaw, grande scrittore e drammaturgo irlandese, ha detto la sua, e che frase, Signori! Sicuramente l'avrete già sentita, perché è uno degli aforismi più ricorrenti quando si parla di giochi e gioco.

“L'uomo non smette di giocare perché invecchia
ma invecchia perché smette di giocare.”

PRENDI QUESTO, SCHILLER!


E infine, arriva Baden Powell, capostipite di intere generazioni di Lupetti e Coccinelle, che con una semplicità telegrafica ci incita così a giocare:

Giochiamo, non limitiamoci a guardar giocare gli altri.

Bravo Sir Powell, ben detto!


Infine, vi lascio di seguito il link al Manifesto Delle Città in Gioco, un documento davvero prezioso e nato dal dibattito e dal confronto avvenuto tra le maggiori associazioni ludiche italiane.

Questa, è la parte che preferisco:

“Il gioco educa alla convivenza, alla differenza, alla curiosità. Il gioco fa capire il significato del rischio, fa imparare a vincere e a perdere, ma anche a cooperare. Il gioco pretende delle regole e il loro rispetto. Consente anche la trasgressione consapevole
Il gioco è, per tutti questi motivi, concretamente, portatore di pace.”

Sì, e con RisiKo come la mettiamo? 

Scherzi a parte, se volete andate a darci un'occhiata: è ricco di spunti di riflessione che meritano davvero di prendersi un po' del nostro tempo!

...Io ve lo dico: se siete d'accordo con almeno una di questa grandi frasi, non potete che passare a trovarci domani sera!

A presto!
Giuz
Fenix Guardian Staff


giovedì 11 dicembre 2014

FeniXXMas - 11 dicembre

Per quest'oggi, abbiamo deciso di valicare le Alpi, pure i Pirenei se è per questo e oltrepassare anche La Manica, per raccontarvi una storia che ci auguriamo possa trovare anche qui da noi, tra tarallucci e vino, la sua ambientazione ideale.

I nomi parlano chiaro: Draughts (l'inglese per "dama" ma anche per "pedine") e Thirsty Meeples (momento Wikipedia: " Meeple" è un termine inventato nel 2000 da Alison Hansel durante una partita di Carcassone, e derivante dalla fusione di "My" e "People". Alison, in poche parole, un "meeple" non è altro che l'omino de legno!!!) sono i primi board game café ad aver aperto in Regno Unito.

Il primo, nasce dall'idea di Toby Hamand, ex ingegnere del suono con il pallino per i giochi in scatola. Nel 2013 lascia il lavoro per inseguire il suo sogno (musica strappalacrime in sottofondo): aprire a Londra un ritrovo per tutti gli amanti della birra artigianale... e dei giochi da tavolo.
Destino vuole che il nostro amico Tobia incontri Nick Curci, altro incallito giocatore con il sogno di aprire un board game cafè. 
Il gioco è fatto: anziché farsi concorrenza e diventare "nemici in affari", i due decidono di stringere un'alleanza, proprio come nei migliori giochi di strategia.
Ora Draughts, sito nella parte est di Londra, nel borgo di Hackney, intrattiene la città con più di 500 giochi da tavolo, coinvolgendo, of course, anche i baristi.

 foto rubata dalla pagina Facebook di Draughts - London's first board game café

L'unica vera preoccupazione? A detta di Toby, " che la birra venga rovesciata sulle plance di gioco!". 

Da vedere: sul sito, la mappa della metropolitana londinese in versione ludica, per aiutare tutti gli indecisi ad orientarsi tra pedine, carte e dadi.


Il secondo ritrovo invece, nasce già nel 2013 ad Oxford quando John Morgan, per noi Gianni, l'attuale proprietario, decide di venire incontro alla sempre più diffusa passione per i giochi in scatola.

www.thirstymeeples.co.uk

Ad oggi, il bar vanta una ludoteca con più di 2000 titoli, rivolti a tutti quei giocatori che, stufi di stare davanti ad un televisore con un joystick in mano, preferiscono una forma di divertimento più... sociale!

Da vedere: i consigli sul blog di Thirsty Meeples, con le top 10 per varie categorie di giochi.

Noi non abbiamo ancora 1700 titoli da proporvi, ma 50 è comunque un buon punto di partenza.

Quindi, passate a trovarci sabato 13 a partire dalle ore 19.30 alla sala di Santa Lucia, in Via Mantovana 66.

Ah, cosa non si fa per promuovere un evento!

A domani, folks!

Giuz
Fenix Guardian Staff