Ooh, come è bello svegliarsi sapendo
che è venerdì!
Ma soprattutto, come è bello
svegliarsi sapendo che lascerò parlare qualcun altro al posto
mio e che così ho già un altro post coperto!
Manca meno di un giorno alla notte di
Santa Lucia e poco più di 24 ore a 50 Sfumature di Giochi, l'ultimo
evento Fenix Guardian 2014 che non è, nella maniera più assoluta,
la ragione primaria dello spam selvaggio che sta intasando le vostre
bacheche ultimamente.
Ma dicevamo, vi siete mai chiesti perché ci piace
tanto giocare? Come può una scatoletta di cartone 17x17, color
Fucsia Hollywood (20 punti bonus nel prossimo torneo a squadre per
chi indovina il gioco in questione!) contenere, assieme ad un pugno
di carte, anche divertimento, passione, esultanza, brio, sfida,
confronto, competizione e amicizie saltate “perché tu hai osato prendermi la Berlino- Essen!!!”.
O magari, amicizie saltate comportandosi in modo così meschino (Sì, proprio meschino!)..?
In ogni caso, niente paura! Perché ci
hanno pensato fior fior di filosofi, pensatori, commediografi, e capi scout (!!!) a spiegarci l'importanza del gioco!
Il
filosofo tedesco Friedrich Schiller è convinto che la dimensione del
gioco sia essenziale per l'individuo umano, che
“gioca
solo quando è uomo nel pieno significato della parola
ed “è”
interamente uomo solo quando gioca.”
SBAM!!
Anche George Bernard Shaw, grande
scrittore e drammaturgo irlandese, ha detto la sua, e che frase, Signori! Sicuramente l'avrete già sentita, perché è uno degli
aforismi più ricorrenti quando si parla di giochi e gioco.
“L'uomo non smette di giocare perché invecchia
ma
invecchia perché smette di giocare.”
PRENDI QUESTO, SCHILLER!
E
infine, arriva Baden Powell, capostipite di intere generazioni di Lupetti e Coccinelle, che con una semplicità telegrafica ci incita
così a giocare:
“Giochiamo, non limitiamoci a guardar giocare gli altri.”
Bravo Sir Powell, ben detto!
Infine, vi lascio di seguito il link al
Manifesto Delle Città in Gioco, un documento davvero prezioso e nato dal dibattito e
dal confronto avvenuto tra le maggiori associazioni ludiche italiane.
Questa, è la parte che preferisco:
“Il gioco educa alla convivenza,
alla differenza, alla curiosità. Il gioco fa capire il significato
del rischio, fa imparare a vincere e a perdere, ma anche a cooperare.
Il gioco pretende delle regole e il loro rispetto. Consente anche la
trasgressione consapevole.
Il gioco è, per tutti questi motivi,
concretamente, portatore di pace.”
Sì, e con RisiKo come la mettiamo?
Scherzi a parte, se volete andate a darci un'occhiata: è ricco di spunti di riflessione che meritano davvero di prendersi un po' del nostro tempo!
...Io ve lo dico: se siete d'accordo con almeno una di questa grandi frasi, non potete che passare a trovarci domani sera!
A presto!
Giuz
Fenix Guardian Staff
Nessun commento:
Posta un commento