 Quarriors
 non è il classico gioco da tavola, è stato definito da molti come un 
gioco da collezionismo per una caratteristica che sicuramente lo fa 
spiccare su molti altri ben più conosciuti. Quello che rende questo 
gioco praticamente unico è proprio il contenuto della scatola. La stessa
 scatola è indicativa di cosa ci si può aspettare all’interno. Di forma 
cubica e di materiale metallico ricorda uno strano dado con dei simboli 
particolari rappresentati su di esso.
Quarriors
 non è il classico gioco da tavola, è stato definito da molti come un 
gioco da collezionismo per una caratteristica che sicuramente lo fa 
spiccare su molti altri ben più conosciuti. Quello che rende questo 
gioco praticamente unico è proprio il contenuto della scatola. La stessa
 scatola è indicativa di cosa ci si può aspettare all’interno. Di forma 
cubica e di materiale metallico ricorda uno strano dado con dei simboli 
particolari rappresentati su di esso. 
Una
 volta aperta la scatola la meraviglia prende il sopravvento in essa 
sono contenuti centotrenta dadi da utilizzare durante il gioco. Questi 
dadi sono stati definiti da collezione per le particolari colorazioni, 
la qualità dei materiali e l’ottima fattura dei vari simboli presenti su
 di essi. 
Oltre
 a questa enorme concentrazione di dadi, troviamo una piccola plancia di
 gioco in cartonato resistente indicanti il numero di punti necessari 
per concludere il gioco che variano a seconda del numero di giocatori, 
cinquantatré carte potere con illustrazioni di grande qualità ma che al 
tatto danno la sensazione di essere stampate su materiale poco pregiato,
 quattro pedine segna punti di colore diverso e quattro sacchetti con 
gli stessi colori delle pedine.
Il
 numero minimo di giocatori è due quello massimo è quattro, nel gioco 
ogni giocatore impersonifica un Quarrior, un guerriero magico che 
detiene la conoscenza della misteriosa forza magica per catturare i 
Quarry, che non sono altri che i dadi rappresentanti potenti creature e 
incantesimi da utilizzare contro gli altri giocatori per ottenere la 
supremazia.
La
 meccanica di gioco non è intuitiva, a mio parere molto laboriosa, si 
dovranno lanciare moltissimi dadi per evocare creature o lanciare 
incantesimi con lo scopo di aumentare sempre di più il numero di dadi in
 proprio possesso. Ogni dado rappresenta una creatura o un potere, 
descritto dalle carte. In una partita si posizionano sette carte 
creatura di classe diversa e tre carte incantesimo sempre di classe 
diversa sul tavolo, questa zona viene chiamata Landa. Su ogni carta 
vanno posizionati i dadi corrispondenti. Il gioco finisce quando almeno 
quattro delle carte posizionate sulla Landa hanno esaurito tutti i dadi.
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